Luciana Percovich

Verso il Luogo delle Origini.

Un percorso di ricerca del sé femminile

1982 - 2014

 

 

Ho selezionato e raccolto in questo volume articoli, brevi saggi o interventi a convegni, per lo più pubblicati su riviste varie nell’arco di tempo che va dal 1983 al presente. L’ho fatto pensando soprattutto alle donne che allora erano ancora piccole o troppo giovani per aver avuto un’esperienza diretta di quegli anni, con il desiderio di consegnare loro un percorso di ricerca che è mio personale ma riflette i temi e i linguaggi comuni a un’intera generazione di donne impegnate nel Movimento Femminista.
Verso il luogo delle origini non è un titolo originale. Nel 1992 la Tartaruga Edizioni ha pubblicato un libro a più voci che portava lo stesso titolo – e spero che le mie amiche di allora condividano lo spirito in cui lo riutilizzo: specialmente il Centro Documentazione Donna di Firenze, cui si deve la cura di quella raccolta di saggi di Gabriella Buzzatti, Manuela Fraire, Nadia Fusini, Isanna Generali, Pina Giacobbe, Antonella Leoni, Lea Melandri, Rossella Mosca, Anna Salvo e Silvia Vegetti Finzi. Proprio in quel testo posso collocare l’inizio della ricerca verso le radici indietro nel tempo, nell’archeologia dell’immaginario femminile, sulle condizioni dell’erranza e nel memorabile scritto di Rossella Mosca intitolato “La Vergine”. 

Allora la mia mente consapevole non andava in quella direzione, tanto che cercando quel che avevo scritto sulla guerra in Iraq, ho scoperto solo adesso che sulla rivista Fluttuaria, su cui fu pubblicato nel 1991, il mio testo era seguito da uno scritto di Giovanna Nuvoletti  su Marija Gimbutas! Gabriella Buzzatti è morta di recente e riprendere in mano quel volumetto curato insieme a lei per ritrovare un pezzo importante della sua vita di ricerca e di pensiero mi ha inaspettatamente ricordato come già allora cominciava a scorrere tra noi quel richiamo, quel di desiderio di ri-incontrare la presenza nella storia delle nostre antenate, per trovare nutrimento al nostro bisogno di immaginare mondi diversi per donne e uomini frantumati dalla conflagrazione delle leggi patriarcali.

Molte volte mi è capitato durante questi ultimi quindici anni in cui la mia ricerca ha preso a percorrere i sentieri della storia remota e dell’immaginario mitico e religioso dell’umanità, di trovarmi in gruppi e cerchi con donne più giovani di me e di dover quasi sempre correggere la pessima idea che le generazioni dopo la nostra - con rare eccezioni – hanno ricevuto del femminismo. E ho visto nei loro occhi incredulità prima e poi l’accendersi della curiosità nel sentire quei racconti che non hanno mai ascoltato o che sono arrivati loro in maniera fortemente e volutamente distorta. Non mi ha disturbato/disturba tanto la loro diffidenza verso il femminismo quanto il dover constatare quanto veloce sia la perdita di memoria e l’ignoranza di ciò che è successo solo qualche decina d’anni fa, alle loro mamme o in alcuni casi nonne, quanto sia efficiente la cancellazione automatica di ciò che esce dagli schemi del sistema e quanto poco ci siamo fatte carico di passare la nostra conoscenza alle donne nate dopo di noi. Ora siamo/sono consapevole che occorre mettere la stessa cura nel narrare gli eventi che nel viverli e poiché non siamo sorrette da nessuna delle istituzioni intellettuali o politiche o professionali, è solamente sulla nostra rete di relazioni che possiamo contare.

Vorrei che questa parziale “biografia intellettuale” aiutasse a stimolare la curiosità, a colmare anche se in minima parte questo vuoto di memoria, mostrando su quali temi e con quali linguaggi abbiamo compiuto la “rivoluzione” che, nonostante tutto, continua mirando più che mai al cuore; e che non si è mai interrotta nel Retroscena, come Mary Daly chiama il piano degli eventi che non stanno sotto i fari accesi dei media sull’Avanscena, grottesco Avanspettacolo Globale.. Nella sua visione noi oggi siamo l’incarnazione, sia pure piena d’imperfezioni, dei sogni delle Antenate del Passato, la realizzazione dei loro obiettivi più basilari, e da noi parte il lungo sciame delle Antenate del Futuro, legate alle nostre azioni qui e adesso, cui spetterà di realizzare i nostri sogni; come una fila ininterrotta di mani che si toccano passando i doni della nostra conoscenza che non può spezzarsi nemmeno durante i periodi più oscuri, come sono stati quelli illuminati solo dai bagliori dei roghi.

INDICE

1  SEGUENDO LA VIA DELLA SCIENZA (1983-1992)

Femminismo e scienza (1983)
Ripensando Cernobyl (1987)
Simbiosi e microcosmi (1990)
La solitudine di una scienziata (1992)
    
2  POSIZIONI AMORALI E RELAZIONI ETICHE (1993)

Nascere da donna
Il pensiero materno
Erotizzazione del dominio
Posizioni amorali e relazioni etiche (1993)

3  LA PRATICA NEL QUOTIDIANO (1987-2005)

Una Libreria e i suoi Doni (1987)
Vivere e pensare la differenza (1988)
Femminismo e comunicazione (1989)
L’onnipotenza e il limite (1990)
Diario discontinuo gennaio-febbraio: guerra in Iraq (1991)
Dell’infinita plasmabilità dei corpi (2005)

4   IMMAGINARE MONDI FUTURI (1982-1995)

Paradossali percorsi di crescita (1982)
Diario di un’astronauta (1988)
Nostalgia di futuro (1989)
Cybergolem (1995)

5  RADICI (2004-2014)

Immacolate Concezioni (2004)
Il Dio uni-verso e la dea dai mille nomi (2008)
Il tempio e il bosco (2009)
Al di là della Fine della Speranza (2010)
Culture Indigene di Pace (2012)
Dipanando il mito di Adamo ed Eva (2013)
Luoghi soglia tra i mondi (2014)

 

Luciana Percovich, Verso il Luogo delle Origini.
Castelvecchi editore, 2016, € 22